Soft Skills per il CV: Elenco delle Più Richieste

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Soft Skills per il CV: Elenco delle Più Richieste
| 17 Gennaio 2022 | Pubblicato in Professional Empowerment Professional Empowerment

Lista delle Soft Skills da Inserire nel CV Entro il 2025

Le Soft Skills sono sempre più richieste durante i colloqui di lavoro, soprattutto come competenze trasversali necessarie allo sviluppo di impresa. Ma cosa sono esattamente, e quali le soft skills da inserire nel CV per essere competitivi nel mercato del lavoro del futuro? Scoprilo in questo articolo!

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Soft Skills: Cosa Sono?

Ormai è chiaro: non di sole hard skills è fatto il curriculum vitae! Sappiamo che in un CV è necessario elencare le proprie esperienze formative e lavorative, ma spesso ci si dimentica di completare il proprio profilo con una lista di soft skills.

Ma di cosa si tratta? Per “soft skills”, in italiano “competenze trasversali”, si intendono tutte quelle competenze ed abilità carattere generale che non rientrano nella sfera tecnica, ma hanno a che fare con quella personale, e riguardano l’intelligenza emotiva, le aspirazioni e la gestione di situazioni complesse private e lavorative. Si tratta di abilità e conoscenze acquisite con l’esperienza ed il vissuto, che esulano dalle competenze sviluppate durante i canonici percorsi di apprendimento. Si tratta di abilità che in molti casi, soprattutto per chi desidera intraprendere un percorso lavorativo in una startup ed entrare nell’impresa innovativa e lavorare col team di collaboratori, possono fare la differenza agli occhi dello startupper.

Parliamo di skills proprio perché queste competenze diventano fondamentali in un mercato del lavoro sempre più complesso ed in continua trasformazione, in cui è necessario acquisire la capacità di saper affrontare e gestire compiti differenti. Nel nostro articolo di blog “Competenze Più Richieste nel Mondo del Lavoro e Come Acquisirle” poniamo attenzione a quelle competenze, non solo trasversali ma anche tecniche e digitali, che possono aiutare ad emergere rispetto alle numerose candidature presentate per un’offerta di lavoro.

Sviluppare le soft skills e allenarle è estremamente importante, non solo per inserirle nel curriculum e migliorare il proprio profilo lavorativo, ma anche per la sfera personale, per imparare come gestire problemi, stress, pressioni e relazioni interpersonali. Sono molte le aziende che al giorno d ‘oggi le inseriscono nei percorsi di upskilling e reskilling.

Si differenziano dalle hard skills anche per la modalità attraverso la quale vengono acquisite, tuttavia se siete interessati a saperne di più sulle differenze tra hard e soft skills vi consigliamo la lettura del nostro articolo di blog: “Soft Skills e Hard Skills: Quali le Differenze e Perchè Sono Importanti“.

Perché Inserire le Soft Skills nel CV?

Le soft skills, o competenze trasversali sono una parte fondamentale del proprio profilo personale, e per questo è essenziale inserirle all’interno del proprio CV, a maggior ragione se si vuole realizzare un curriculum per startup comprensivo degli elementi cardine e che emerga sulla massa.

Inserire le proprie skills nel curriculum è molto importante, qualsiasi sia la posizione o il ruolo a cui si ambisce: basti pensare a come anche per i calciatori spopolano in rete video compilation dei migliori highlights, skills e goal, che diventano virali tra i tifosi in particolare durante il calciomercato. Ne è un esempio l’impennata delle ricerche di “matic skills” e “matic highlights” non appena è emersa la possibilità dell’acquisto da parte della Roma di Nemanja Matic dal Manchester United, fatte dai fan per valutare il possibile arrivo nel 2022 del calciatore nella propria squadra, proprio come un datore di lavoro farebbe con le skills sul curriculum di un dipendente.

Non basta però dimostrare solo le proprie hard skills: sempre di più gli HR Manager di corporate, PMI e anche i founder di startup cercano candidati che abbiano delle attitudini e delle competenze trasversali che vadano oltre le sole competenze tecniche che, in ogni caso, sono fondamentali.

Quando guardiamo una job description, la lista di requisiti trasversali quali:

diventa sempre più popolosa di caratteristiche del/la candidat* ideale.

In effetti, già nel 2020, il World Economic Forum nel suo report “Future Of Job” ha identificato quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere un lavoratore per approdare con successo nel mercato del lavoro.

Inserire le soft skills nel CV, avendo cura di inserire le abilità e competenze rilevanti per la posizione per cui ci si sta candidando è dunque estremamente importante per redigere un curriculum efficace che sappia catturare l’attenzione.

Quali sono però le soft skills da mettere nel cv per essere presi in considerazione per i posti di lavoro del futuro?

Te lo spieghiamo nei prossimi paragrafi!


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Le soft skills nel 2022

Che ci piaccia o no, il mondo del lavoro è cambiato e continuerà a cambiare nei prossimi anni. Vedremo figure lavorative scomparire a beneficio di nuovi posti di lavoro, grazie (o a causa) della tecnologia.

Come ci insegna la Gig Economy, i lavoratori di questo secolo vivono un senso di forte precariato a livello lavorativo, con molte incertezze e tanta instabilità.

Eppure le aziende, dal canto loro, sostengono che è sempre più difficile trovare candidati con delle skills all’altezza dei propri desideri, dando vita a quella brutta parola inglese, “mismatching delle competenze”, di cui tanto sentiamo parlare oggi.

Quali sono, allora, le soft skills da implementare, se già le nostre hard skills incontrano le richieste della job description a cui siamo interessati?

Uomo sceglie le soft skills da inserire nel CV

Le Principali Aree delle Soft Skills e Come Migliorarle

Parole come: problem solving, proattività e creatività sono all’ordine del giorno. Ma quali sono le competenze che vi contraddistinguono davvero, e come individuarle? Sebbene di soft skills ne sono piene le enciclopedie, possiamo sicuramente creare delle macro categorie in cui queste vengono racchiuse.

Vediamole insieme!

In questa categoria sono racchiuse tutte le soft skills “attitudinali”. Vale a dire quelle che un individuo possiede, in un certo senso, come propria indole.

Intraprendenza e Sviluppo Personale

Attenzione, però! Questo non vuol dire che non possano essere implementate o apprese. Significa semplicemente che per alcune persone viene più naturale essere curiosi, sperimentare o avere una maggiore propensione alla risoluzione di problemi.

In questa possiamo fare un’ulteriore suddivisione di soft skills per aree:

  • Capacità di Problem Solving: ovvero di trovare soluzioni e compromessi in situazioni difficili o di crisi, mantenendo il sangue freddo ed utilizzando creatività e il “thinking outside the box”.
  • Capacità Organizzative e Self Management: ovvero le abilità che permettono di raggiungere gli obiettivi preposti, inclusa flessibilità, proattività e intraprendenza.
  • Capacità Relazionali e di Lavoro in Team: ovvero l’abilità di comunicare, lavorare in gruppo e parlare in pubblico.
  • Capacità e Competenze Personali: inclusa la fiducia in sé stessi, il pensiero critico, l’autocontrollo.

Innovazione e Skills Digitali

In questa macro categoria, invece, rientrano tutte quelle soft skills da inserire nel cv legate a competenze più tecniche, come:

Recruiter controlla lista di soft skills in un CV

La Lista delle Soft Skills da Inserire nel CV

Quali sono quindi le soft skills e competenze trasversali da inserire nel CV? Abbiamo voluto riportare la lista di soft skills più richieste nel mondo del lavoro identificata dal World Economic Forum. Scopriamo quali sono le competenze da avere nel proprio curriculum ed in che modo svilupparle.

Pensiero Analitico e Innovazione

Viviamo in un periodo storico in cui ogni giorno vengono create tecnologie rivoluzionarie!

Per questo la soft skills in pole position per gli HR Manager è il pensiero analitico e la capacità di innovare.

Cosa significa però?

Vuol dire avere la capacità di analizzare in modo dettagliato un problema, un contesto o delle variabili, per comprendere a fondo in che modo questi elementi interagiscono tra di loro e come possono essere utilizzati a vantaggio nostro o dell’azienda per cui lavoriamo.

Apprendimento Attivo

Uno dei fondamenti di questo secolo è che: non si smette mai di imparare!

Sembra quasi che ogni giorno ci sia da imparare qualcosa di nuovo. Questo, per alcune persone, può risultare una vera seccatura. Per altri invece diventa uno stimolo che porta alla crescita personale e del proprio bagaglio di conoscenze.

A livello lavorativo, essere una persona con una forte predisposizione all’apprendimento, permette di non fermarsi a ciò che non si conosce ma a voler esplorare nuove aree del proprio lavoro o del settore in cui si opera, cercando connessioni tra ciò che si conosce e ciò che si sta imparando.

Anche da qui, ad esempio, nasce l’innovazione! In più è davvero un valore aggiunto all’interno del tuo CV.

Autonomia

L’autonomia è una delle soft skills più cercate da aziende e startup, ma cosa si intende con questo concetto?

L’autonomia nel lavoro è la capacità di utilizzare le proprie risorse e la propria intraprendenza per risolvere situazioni e svolgere le mansioni, senza bisogno di una supervisione o tutoraggio costante.

Assumere una persona in grado di svolgere autonomamente le mansioni assegnate significa, per un’impresa, risparmiare tempo e risorse, ed è pertanto una skill importante da coltivare ed inserire nel proprio CV.


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Problem Solving

Arriviamo alla tanto temuta e richiesta tra le soft skills: il problem solving.

Il problem solving è la capacità di saper risolvere problemi più o meno complessi o, comunque, la propensione a voler trovare soluzioni disruptive e innovative alle problematiche che ci si presentano.

Questa è una skill che andrebbe sviluppata non solo a livello lavorativo, ma anche personale!

Se ci pensiamo, la vita è costellata di situazioni più o meno complesse. Avere la capacità di analizzarle con distacco e trovare diversi modi per risolverle ci fa vivere meglio, con la consapevolezza che, qualsiasi cosa accada, troveremo un modo efficace per risolvere il problema.

Pensiero Critico e Analisi

Tutto ciò che accade intorno a noi è influenzato da diverse dinamiche e variabili che, spesso, sfuggono al nostro controllo.

Analizzarle in modo critico, comprendere i fattori che hanno portato alla creazione di un dato evento, è una caratteristica molto apprezzata dagli HR Manager, perché indica la capacità di analizzare dati e insights che ci portano all’individuazione di una soluzione valida e funzionante.

Creatività, Originalità e Iniziativa

Questa skills è strettamente legata all’area personale. Una persona creativa e con spirito di iniziativa è una persona fortemente desiderata all’interno dei team di lavoro.

Perché? Semplice: è sempre foriero di idee, voglia di sperimentare, di provare e di applicare realtà provenienti da altri settori, per scoprire se possono funzionare anche nell’ambiente in cui si sta operando.

Leadership e Influenza Sociale

Di leadership se n’è parlato tantissimo negli ultimi anni, identificandola come la capacità di guidare un gruppo di persone.

Per molti versi è così, ma non vuol dire solo questo!

Infatti vuol dire anche essere in grado, con le proprie azioni e con le proprie spiegazioni, di influenzare il comportamento degli altri, fino al portarli a sposare la soluzione che si è identificata.

Ovviamente, con il supporto di studi, dati e insights!

Uso, Controllo e Monitoraggio della Tecnologia

Soft skill prevalentemente tecnica, si lega alla propensione a controllare, monitorare e sperimentare nuove tecnologie e sistemi integrati.

Se ci pensiamo, nessun sistema può considerarsi perfetto. Tutto è migliorabile!

Chi è in possesso di questa soft skills, tende più facilmente a voler analizzare e migliorare sistemi e tecnologie grazie all’uso e alla collezione dei dati.

Programmazione

Ammettiamolo, questa potrebbe rientrare tranquillamente all’interno delle hard skills.

Allora perché è stata inserita come soft skill?

Come sappiamo, viviamo in un mondo sempre più digitalizzato e le cosidette skills digitali non possono essere più appannaggio dei soli sviluppatori o dei responsabili IT.

Sebbene non sia possibile richiedere a tutti di conoscere uno o più linguaggi di programmazione, diventa però indispensabile conoscerne i meccanismi di funzionamento e di interazione per qualsiasi area e settore lavorativo (a prescindere dalla mansione).

Flessibilità, Tolleranza allo Stress, Resilienza

Questo è il gruppo di soft skills più controverso.

Da un lato, infatti, c’è la richiesta da parte delle imprese di essere più flessibili in termini di orario, task e mansioni da svolgere.

Dall’altro, invece, si teme che di questa flessibilità ci si possa abusare facilmente.

Se pensiamo al mondo startup ad esempio, le cose da fare sono tantissime e i team spesso sono composti da non più di 4-5 persone, che devono ricoprire più ruoli e svolgere tantissime tasks.

In questo senso la flessibilità e la resilienza stanno nel sapere come organizzare il proprio lavoro, capire quali sono le priorità e fissarsi degli obiettivi chiari e misurabili.

Questa capacità, data la complessità del mondo in cui viviamo, diventa sempre più richiesta anche dalle PMI e dalle corporate che, sempre più, adottano il modello di lavoro delle startup.

Ragionamento, Problem Solving, Ideazione

Abbiamo parlato ampiamente del problem solving e del pensiero critico.

Tuttavia, analizzare dei problemi e basta, non ha alcun senso se, alla fine, i dati raccolti non vengono utilizzati per creare delle soluzioni innovative!

Per questo la capacità di usare il ragionamento, quel famoso “unire i puntini” per individuare una soluzione nuova e disruptive è una caratteristica ricercatissima nei curriculum vitae.

Uomo risolve cubo di rubik grazie al problem solving, una delle soft skills più richieste nel CV

Come Inserire le Soft Skills nel CV?

Ora che sappiamo qual è l’elenco delle soft skills più importanti nel corrente mondo del lavoro e quali le competenze i recruiter ricercano all’interno di un curriculum, sorgerà spontanea la domanda: come inserirle nel proprio CV?

Sebbene le soft skills siano un tema che viene approfondito e testato in fase di colloquio, è raccomandato dedicarvi una apposita sezione all’interno del proprio curriculum, di modo da potersi distinguere e far emergere le proprie abilità e competenze agli occhi di un recruiter in fase di scrematura dei cv, ma anche di esser certi di avere le parole chiave utili a superare il test dei software ats.

Differenziarsi ed emergere sono le parole d’ordine: proprio per questo non basterà produrre un semplice elenco delle soft skills che ci si auto-attribuisce, ma argomentarle e contestualizzarle, spiegando le esperienze e le situazioni che hanno contribuito ad allenarle e svilupparle e situazioni in cui le si è applicate con successo.

Nel CV bisognerebbe inserire tutte le competenze trasversali che si possiedono, ma in particolare concentrarsi su quelle più rilevanti per la posizione per cui ci si candida o il settore in cui si sta cercando lavoro. Tra le soft skills è consigliato parlare anche dei propri hobby, passioni ed interessi, avendo sempre l’attenzione di sottolineare come le abilità e conoscenze derivate da queste attività abbiano avuto parte nella costruzione di sé.

Dove sta Andando il Lavoro del Futuro?

Questa è la lista di soft skills da inserire nel cv da qui fino al 2025. Possiamo dire che è la principale ma, certamente, non esaustiva e tanto ancora cambierà rispetto questo argomento in futuro.

Partiamo anche dal presupposto che è molto difficile che un solo individuo possa avere tutte queste soft skills in un colpo solo.

Per questo il training attraverso corsi di formazione, competizioni e il learning by doing (di cui abbiamo parlato nell’articolo sullo Startup Mindset) è fondamentale per il loro sviluppo graduale!

La domanda che dobbiamo porci è: quale quadro ci restituiscono queste soft skills del mondo del lavoro in cui stiamo entrando?

Sicuramente, uno dei primi insights è che le aziende oggi non prestano più attenzione solo alle hard skills presenti nel curriculum, ma anche al potenziale di crescita all’interno della realtà lavorativa.

Grazie alla tecnologia, il concetto di lavoro manuale sta diventando obsoleto, grazie alle automazioni che svolgono la maggior parte delle mansioni più ripetitive e quotidiane.

Per questo identifichiamo questo momento storico come “l’era del capitale umano” .

Mai come in questi anni è stata messa in luce la differenza tra robot e algoritmi, e l’essere umano, capace di interagire con il mondo circostante in modo unico, spesso fuori dagli schemi.

È questa, la capacità che viene richiesta di coltivare! Uno spirito critico e analitico, che possa sviluppare l’ideazione e la creazione di soluzioni complesse partendo dall’analisi del mondo e dei problemi attuali.

E tu cosa ne pensi? Quante di queste soft skills pensi di avere?


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