Coaching e Sviluppo delle Soft Skill: Parliamone con Lucia Baldelli, Master Certified Coach che in questo articolo ci spiegherà come le soft skills possano essere “allenate” con il coaching.
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L’importanza delle ‘soft skill’ è ben nota, non solo nel mondo del lavoro ma anche nella vita privata. Tuttavia sviluppare queste competenze è spesso lasciato in secondo piano in ambito lavorativo rispetto alle competenze tecniche o di dominio.
In questo articolo, con il prezioso contributo di Lucia Baldelli, Master Certified Coach, esploreremo il legame tra il coaching e le soft skill e come sia possibile sfruttare il coaching per svilupparle con l’aiuto di una guida ingaggiata dall’impresa per investire sul proprio capitale umano.

Cosa Sono le Soft Skill e Quanto Sono Importanti Oggi nel Mondo del Lavoro
Con il termine soft skills si fa riferimento a un insieme di competenze legate all’intelligenza emotiva e alle capacità inerenti a come interagiamo con altri, risolviamo i problemi e gestiamo il nostro lavoro. È intuitivo concludere che si tratta di competenze essenziali nella vita professionale. Le soft skill si differenziano dalle ‘hard skill’ in quanto queste ultime sono competenze prettamente tecniche o di dominio. La buona notizia è che entrambe possono essere accresciute e sviluppate per contribuire alla crescita di un individuo.
È stato dimostrato che il solo quoziente intellettivo e le competenze tecniche non sono sufficienti per garantire il successo di un professionista. Le soft skills devono essere accresciute per garantire efficacia nel rapportarsi ai colleghi in modo efficace, costruttivo e collaborativo.
Abbiamo intervistato Lucia Baldelli, Master Certified Coach che con la sua naturale passione per il coaching professionale ha dato vita al progetto Coaching Outside the Box, chiedendole come il coaching professionale possa “allenare” le soft skills.
Lucia Baldelli ci spiega che esistono diversi modi per acquisire queste competenze ‘soft’:
- Formazione con un trainer;
- Autoformazione;
- Mentoring;
- In workshop interattivi di gruppo;
- Tramite il confronto tra pari.
Utilizzo del Coaching e sviluppo delle Soft Skill
Il coaching è un processo di partnership tra un cliente (individuo o un gruppo) e un esperto del processo, un coach appunto. La partnership è mirata allo sviluppo delle potenzialità del cliente ed è una relazione che si articola in un percorso personalizzato a seconda delle esigenze. L’obiettivo di una relazione di coaching pertanto può cambiare a seconda di quello che si desideri sviluppare insieme al coach: le soft skill sono una delle possibilità.
Il coach aiuta il cliente nell’acquisizione di una nuova consapevolezza di come cambiare per essere più efficace nelle interazioni umane sul lavoro e nel modo di collaborare con gli altri.
La stessa Lucia Baldelli rammenta che il coach si avvale di numerose tecniche per raggiungere questo obiettivo: domande ‘potenti’ che provocano riflessione e introspezione, ascolto attivo, osservazioni, uso del silenzio, metafore, ecc. Tutte queste tecniche sono strumenti per il raggiungimento di una nuova consapevolezza di cosa deve essere sviluppato e di quali barriere superare per ottenere gli obiettivi desiderati.
Qualora non si desideri un approccio personalizzato e/o ci siano limiti di budget, Lucia Baldelli ricorda l’efficacia di: “un approccio che prevede sessioni di gruppo all’interno della stessa azienda. Ogni sessione ha come obiettivo la crescita del gruppo in una competenza specifica e le conversazioni sono arricchite dall’esperienza e dalle sfide di tutti membri del gruppo. Questo consente di allineare i partecipanti su uno standard comportamentale e di competenza e anche di creare un meccanismo di responsabilizzazione reciproca sulla crescita di quella competenza”.

Quali sono le Soft Skill che il Coaching può trasmettere?
Le soft skills sono davvero tante e influiscono in modo diverso nella formazione di un individuo di successo in ambito personale e lavorativo. Ecco una lista di quelle che Lucia Baldelli considera le più rilevanti nel contesto lavorativo e nel lavoro in squadra, in ordine assolutamente casuale, e tutte trasmissibili con l’aiuto di un coach:
- Ascolto attivo, inteso come capacità di capire gli altri e di avere conversazioni in cui si è genuinamente interessati all’opinione altrui;
- Gestione dei conflitti;
- Gestione dello stress;
- Capacità di negoziare;
- Empatia, intesa come capacità di comprendere lo stato d’animo degli altri;
- Leadership, intesa come capacità di ispirare e influenzare gli altri;
- Attitudine alla collaborazione e al lavoro di squadra;
- Adattabilità, intesa come capacità di rispondere al cambiamento;
- Comunicazione efficace;
- Gestione del tempo;
- Pensiero critico e orientato al problem solving;
- Capacità di organizzare il lavoro;
- Capacità di far crescere gli altri – coaching, mentoring, training.
Perché le Soft Skill Sono Importanti per Manager e Leader?
Manager e leader in modo particolare hanno bisogno di spiccate soft skill per farsi comprendere, ispirare e guidare il proprio team, mantenere alta la motivazione, migliorare la collaborazione e la creatività per ottenere un impatto positivo sulle performance e migliorare la felicità nel proprio ambiente di lavoro.
L’esperta Lucia Baldelli, al fine di capirne l’importanza e per sviluppare la leadership, suggerisce di dare una rapida occhiata alla lista delle soft skills e immaginare cosa succederebbe se anche una sola mancasse in un leader. Ecco un paio di esempi da lei offerti che ci aiuteranno nella comprensione:
- Un leader incapace di gestire i propri livelli di stress trasferisce facilmente il proprio stress ai suoi collaboratori, provocando tensioni, conflitti, demotivazione, con conseguente peggioramento dell’atmosfera nella squadra e delle performance;
- Un leader incapace di ascoltare probabilmente non è in grado di comprendere a fondo le opinioni e lo stato d’animo degli altri. Tende a prendere decisioni in autonomia, basandosi su conoscenze parziali del problema e trovando soluzioni non ottimali. Chiaramente questo ha un impatto significativo sul morale nel team e sulla qualità del lavoro svolto;
- Un leader poco empatico non è in grado di comprendere quello che succede nel suo team a livello emotivo, di mettersi nei panni degli altri. È molto orientato su di sé e percepito come poco umano, insensibile ed egocentrico. Conseguentemente i suoi collaboratori sono demotivati e scontenti.

Self-Coaching e Crescita delle Soft Skill
Con il termine ‘self-coaching’ ci si riferisce al processo di crescita e sviluppo di un individuo tramite autoriflessione e dialogo interiore. Tuttavia Lucia Baldelli ci spiega che il termine sia usato in modo inappropriato perché non si tratta di fare coaching da soli, rivestendo il ruolo di entrambe il cliente e il coach. Afferma inoltre che: “la maggior parte degli interventi di un coach sono formulate in risposta al linguaggio verbale e non verbale o a pattern di comportamento di cui il cliente è inconsapevole. Il Coach ha la funzione di uno specchio che aiuta il cliente ad individuare cose che non sono immediatamente visibili”.
Una volta eliminata questa possibile incomprensione, resta il fatto che una riflessione guidata può aiutare un individuo a sviluppare le proprie competenze ‘soft’. Uno dei modelli più usati per una riflessione guidata, e raccomandato da Lucia Baldelli, è il cosiddetto GROW model, acronimo che sta per:
- Goal: in questa fase si riflette su domande relative all’obiettivo che si vuole raggiungere con l’autoriflessione;
- Reality: riguarda l’esplorazione dello stato attuale delle cose, fatti e supposizioni;
- Options: si riferisce alle possibilità per raggiungere l’obiettivo desiderato;
- Will: consiste nella creazione di un piano di azione.
A causa della mancanza di un esperto o guida, il self-coaching ha una efficacia di gran lunga minore del coaching. Tuttavia, come ricorda l’esperta mentor coach Baldelli: “in mancanza del supporto di un esperto, rappresenta uno strumento semplice e a costo zero per focalizzare l’attenzione su un obiettivo e aumentare la motivazione nel raggiungerlo”.
Conclusioni Finali
Lo sviluppo delle soft skill è evidentemente un passo importantissimo nella crescita individuale di un leader e nello sviluppo del potenziale umano in un’azienda. Rivolgersi a un Coach massimizza l’efficacia dello sforzo nel raggiungimento dell’obiettivo. Questo è possibile sia tramite il supporto 1-1 di un coach, sia con sessioni di gruppo che hanno come obiettivo la crescita del gruppo in quella determinata competenza ‘soft’. Ragion per cui, se siete interessati ad approfondire l’efficacia dei metodi suggeriti dall’esperta mentor coach Lucia Baldelli, utili allo sviluppo delle soft skills tramite il coaching, consigliamo di visitare il blog di Coaching Outside the Box.
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